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mercoledì 21 dicembre 2016

BERGOGLIO DUBITA DI CRISTO!


FRANCESCO CONTINUA AD INSINUARE IL DUBBIO E L'ERRORE!








Dall'articolo letto nel link, l'esempio del Battista colloca l'espressione di Bergoglio, non su Burke e le su domande scomode, ma direttamente sul contenuto della Parola di Cristo, lo si comprende bene da come esprime il suo concetto, nel discorso.
Per cui quella frase, “A volte il diavolo fa dubitare che qualcosa sia eretico…”

E' riferita chiaramente al contenuto del vangelo, Bergoglio afferma esattamente che alle volte il diavolo ti fa dubitare che queste siano parole di Cristo o che Cristo abbia sbagliato, in sostanza è questa l'affermazione che ha tentato di celare. La parola che fa ben comprendere che è questo il vero senso è:" che qualcosa" Quindi Bergoglio ritiene che qualcosa nei testi dei vangeli sia eretico ed infatti lui stesso lo propone e lo esterna, direttamente alle masse, come se fosse verità assoluta; addirittura fa pensare che lo stesso Battista avesse dubbi su Cristo stesso, da come presenta il discorso. Ancora un ennesima volta, Bergoglio vuole creare dubbi sia su Cristo che sugli apostoli o profeti.

“i grandi si possono permettere di dubitare, perché sono grandi” Questa frase rivela l'arroganza del soggetto che la esterna. 

I grandi sarebbero sicuri della vocazione perchè dubitano, un discorso di un astuzia sopraffina, con l'intento di attirare a se, le preferenze e le lodi "dei grandi"

"Ma ci sono anche alcuni che “ogni volta che il Signore fa vedere loro una nuova strada del cammino entrano nel dubbio: ‘Ma questo non è ortodosso, questo è eretico, questo non è il Messia che io aspettavo’. Il diavolo fa questo lavoro e qualche amico anche aiuta, no?”

Bergoglio pone l'accento sul dubbio che taluni cadono quando Yeshua farebbe vedere loro una nuova strada del cammino, come se ci fossero nuove strade, stando alle parole di Bergoglio, il figlio di Elohà, ha nuove strade diverse da quelle che Egli stesso propose 2000 anni fa. Ma l'affermazione che propone è ambigua.

Il suo esempio è..."Giovanni" battista...., “quello che predica la conversione, quello che non usa mezze parole per condannare i superbi, quello che alla fine della vita si permette di dubitare”.

Ecco qui si nota che Bergoglio gli piace molto dubitare, su quanto scritto nei vangeli e non solo dubita ma pone seri interrogativi di autenticità criticando alla maniera del battista coloro che lui ritiene superbi, cioè i tradizionalisti cristiani, questo si evince dalla sua frase furbamente costruita.

“l’ultimo dei profeti”  come per dire tutti quelli che sono venuti dopo di lui non sono profeti e neppure esistono si sono tutti sbagliati, hanno tutti preso abbagli....questo è il senso dell'inciso.


"Ma, nonostante questa grandezza, nonostante questa forza, anche il Battista “aveva momenti bui, aveva i suoi dubbi”

Il fatto che voglia proporre un Battista con dubbi ed incertezze sul suo operato e sul altro, fa capire che Bergoglio vuole a tutti i costi normalizzare la figura del battista come un soggetto che ha avuto anche lui dubbi seri e ombre, come a giustificare il suo stesso operato. 

Bergoglio dice che il battista non ha paura di dire in faccia quello che pensa e non teme nessuno, come per dire che non c'è nessun altro che faccio ciò oggi, ma questo non è affatto vero, ci sono i soggetti che dicono quello che pensano fuori da denti, pure il sottoscritto lo fa, ma oggi dire in faccia la verità è più pericoloso che al tempo del Battista, quando tutto sommato, era possibile criticare i potenti, oggi lo si può fare con attenzione e prudenza, ma lo si può fare, lo stesso la verità. Anche Gesù Cristo criticava i potenti, ma lo faceva con più intelligenza senza colpire direttamente, perchè basta colpire tutti nello stesso modo, tanto i peccati dei piccoli erano e sono identici a quelli dei grandi, per cui era inutile colpire uno solo, quando tutti erano e sono alla stessa stregua. 

"egli dubita di Gesù “perché era un Salvatore non come lui lo aveva immaginato”
Ecco dopo tutto il farraginoso discorso dove vuole arrivare a colpire direttamente Cristo, e con questo bergoglio fa ben capire che Egli è contro, ed usa tutti i sotterfugi possibili per colpire Yeshua stesso, usa gli stessi apostoli, usa il Battista, etc, tutto fa brodo per giungere a colpire l'obbiettivo principale e demolire o mettere dubbio nella mente della gente cristiana, perchè il proposito di Francesco non è quello di saltare Yeshua ma di porlo agli occhi del mondo attuale come un essere difettato. 


“la grazia del coraggio apostolico di dire sempre le cose con verità, dell’amore pastorale, di ricevere la gente col poco che può dare, il primo passo. Dio farà l’altro”. Anche bisogna chiedere “la grazia di dubitare”: “Tante volte, forse alla fine della vita, si può uno chiedere: ‘Ma è vero tutto quello che io ho creduto o sono fantasie?’, la tentazione contro la fede, contro il Signore”.

Prima chiede il coraggio di dire la verità o meglio dire, sta in realtà dicendo ai cristiani che sono vicini alla sua idea di fede, di schierarsi, è questo realmente quello a cui lui, si sta riferendo, addirittura si deve chiedere la grazia di dubitare, non nell'uomo ma in Cristo, una vera eresia, grazia che per altro il Elohà non darà mai di dubitare del Figlio Suo, ma semmai di dubitare di chi esterna queste assurdità. 

"la tentazione contro la fede, contro il Signore"

Come ben si legge nella Sacra Scrittura, di signori ve ne sono più di uno, e anche Ba-al è un signore tant'è vero, che si fa chiamare Beelzebub, o in molti altri modi, cioè signore delle mosche, per cui a chi si riferisce Bergoglio con il termine Signore, visto che propone di dubitare del Signore dei Signori Yeshua(Gesù)? 


Ecco, l'altro mellifluo dubbio che pone come se fosse un obbligo porselo, "è vero quello che ho creduto o sono fantasie?". 

Come credente in Yeshua vi dico questo non ponetevi mai questa domanda, perchè il giorno che lo farete avrete già rinnegato Cristo e Bergoglio lo sa molto bene, è un affermazione satanica, per il semplice fatto, che porsi questa domanda è un dubbio che pagherete con la perdita della vita eterna, vi consiglio vivamente di non ascoltare ne asseconda nulla di quello che afferma Bergoglio! 


Credo che Burke non ha più bisogno di nessuna risposta le ha già tutte. 

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Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!