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sabato 13 agosto 2016

COSA BISOGNA E NON BISOGNA FARE DURANTE UN ESORCISMO.

Come un esorcista o cristiano deve operare per ottenere un ottimo risultato!




L'esorcismo di per se stesso ha una sua origine ancestrale se vogliamo dir così, sicuramente in tutti i riti antichi sia pagani che poi ebrei e cristiani, si esorcizzava le forze del male, per tentare di controllare o aver dei buoni auspici. Nel corso dei millenni poi la pratica si è sempre più differenziata finché sotto la chiesa ha preso una connotazione ben precisa, provvedendo a liberare gli ossessi, a benedire gli animali, i campi, le colture, etc.

Ma anche nel rito esorcistico che la chiesa va facendo da molti secoli ci sono stati degli errori, per tante ragioni. Gesù in questo cerca di spiegare alcune cose importanti che in parte si sanno e in parte si ignorano.

Molti pensano che per operare nell'esorcismo serva forza fisica, o gridare o alzare eccessivamente la voce, per aver forza ed imporre la propria autorità, sugli spiriti in quel soggetto.
Niente di più sbagliato, Gesù mi ha insegnato che la cosa di cui un esorcista o un qualsiasi altro credente deve avere è la certezza della fede, non speranza nella fede, ma certezza, cioè credere senza vedere, aver sicurezza che quanto tu fai, lo otterrai, che quanto chiedi, ti verrà verrà concesso, che quanto eserciti sarai ascoltato da chiunque in senso spirituale del termine e otterrai quando vai facendo.

La cosa importante dunque è la fede, il credo, il riporre tutto in Cristo, non ci deve essere nemmeno l'ombra di un difetto, nel tuo credo, non deve passare per la tua mente nessuno ma e nessun forse, devi essere certo e sicuro che Cristo fa, non farà, ma fa. Non deve essere una fede del forse, ma del certo, dell'indissolubile, del sicuro, del rigido, del forte, ma al tempo stesso del dolce, dell'amorevole del delicato.

Gesù infatti mi disse che oltre al primo obbiettivo importante per uno che vuole operare contro gli spiriti del male, è la fede, ma il secondo deve essere la calma, la pace, l'amore, la misericordia, la compassione, e la gioia.

Il terzo è non aver paura del maligno, questo è molto importante perché il maligno è subdolo, ti incute paura cerca in te ogni cosa che nel tuo passato possa essere stato un motivo di scherno o per smascherarti, o per deriderti, e per indebolire le tue certezze, perché esso sa e sente che se tu hai una fede forte incrollabile, Esso deve andarsene, non ci sono ne ma e ne mi. Per cui più l'esorcista fa durare un esorcismo e più il rischio di essere attaccati, dal demonio è concreto, per cui bisogna intervenire con precisione, rapidità, imponendo al maligno di non divagare e di non rispondere come gli garba, certo che meno risponde e meglio è. Cristo non chiedeva ai demoni perché erano entrati in quel corpo, ma semplicemente di andarsene, questo faceva capire che non si doveva essere curiosi. Quindi chiedere poco e agire per il bene dell'anima.

Quarto si già, nessuna curiosità, da parte del prete, se queste ci sono, il rischio che il maligno o vi prende per i fondelli, o tenta di insinuarsi. Alle volte però il maligno può essere usato da Dio, come mezzo per comunicare la sua volontà all'uomo, non sempre questo essere umano, prende per vero quanto gli viene comunicato, come anche parimenti accade con i santi, anche questi possono non essere presi per veri dalla chiesa.

Gesù dice che per operare un esorcismo lo si deve fare principalmente nel giorno di Sabato, e non si deve operare un esorcismo al buio ma alla luce del sole, i demoni evitano il sole, evitano la sua luce, mentre amano la notte e il buio, per cui è bene operare alla luce del sole, dice anche che sarebbe meglio nelle prime ore del giorno cioè al mattino fino e non oltre le tre di pomeriggio. Egli stesso e ogni suo discepolo operavano alla luce del sole durante il giorno. Mai durante la notte.

Gesù dice che un qualsiasi discepolo che sia, non deve assolutamente rivolgersi al maligno urlando, non deve assolutamente usar la cattiveria, non deve assolutamente tentare di imporre una sua volontà, deve sempre mantenere la calma perché il maligno agisce in modo tale da far perdere la pazienza anche ai santi, per cui lo fa apposta, far innervosire, vuole che l'esorcista dica cose che non deve, lo vuole portare all'esasperazione e l'uso dell'aggressività è sbagliato, bisogna stare tranquilli tanto se tu sei a posto, non hai fatto peccato sei con Dio preghi il Signore sei un uomo santo, il Maligno non ti può neppure spirare, per cui usare autorevolezza ma non violenza. Bisogna usare con il male la pietà, se tu sei pietoso anche del maligno lo distruggi, lo cacci.

Un esempio quando Gesù cacciò i demoni da un posseduto questi gli chiesero di essere mandati nella mandria di porci, Gesù avrebbe potuto far quello che voleva ed invece ebbe pietà di loro, e assecondo le loro richieste, Gesù non usa violenza, non usa alte grida, non usa parola violente usa parole sicure, determinate, autorevoli e usa pietà, misericordia, ma fermezza.

Quindi i punti sono questi:


  1. Non si operi se non si è fermamente di Cristo, cioè se non c'è certezza di fede.
  2. La calma, la pace, l'amore, la compassione, la pietà, etc.
  3. Non si deve aver alcuna paura.
  4. Non si deve essere curiosi, se non ve ne assoluta necessità, magari per conoscere una verità.
  5. Il giorno per opere i miracoli, esorcismi, Messa è il Sabato, possibilmente durante il mattino.
  6. Niente gridare, niente urlare, niente usare la cattiveria, niente violenza.
  7. L'esorcismo non deve durare a lungo, per non far soffrire la persona perché cmq sia la persona soffre, perchè il maligno agisce in questa pur di non andarsene. 
  8. L'esorcista deve usare compassione anche nei confronti dei demoni, perchè se noi abbiamo pietà essi, ne saranno terrorizzati dalla nostra pietà verso di loro e fuggiranno, perchè chi ha pietà del maligno è pieno di Spirito Santo.
L'esempio della pietà che Gesù esercitata verso i demoni è chiaro nell'esorcismo dove i demoni chiedono a Gesù pietà di essere mandati nella mandria di porci e Cristo acconsente perchè Gesù essendo Dio ha pietà o misericordia di loro, quindi noi dobbiamo essere simili.

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Importante!

Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!